LA  STORIA DELLA FESTA IN ABBADIA

Santa Apollonia

Statua di Sant’Apollonia

La festa religiosa di Sant’Apollonia, che si tiene il 9 febbraio, è successiva alla fiera o mercato che già si teneva in quel giorno alla fine del 1600, secondo un registro di vendita di “semenza di bigatti” (seme bachi da seta) di un mercante dell’epoca. Il Santo patrono del paese è San Lorenzo, a lui è intitolata la Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo a Ripa, così chiamata per non confonderla con la vicina e principale San Lorenzo di Mandello, dalla quale si stacca per divenire Parrocchia a sé nel 1495. L’altra Santa molto venerata in paese è Sant’Eurosia, patrona della natura, alla quale ci si rivolge per ottenere la pioggia e per essere protetti dai fulmini e dai temporali. In almeno tre visite pastorali alla Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo a Ripa d’Adda cioè Abbadia, Vescovi Ciceri (1685), Bonesana (1699) e Olgiati (1712) citano il “grande quadro molto bello con dipinto il martirio di Sant’Eurosia, con cornice in noce e altare portatile”.

In tutte le visite pastorali si descrivono le numerose cappelle della parrocchiale vecchia (la Chiesa Rotta) con i vari altari, quadri e affreschi, dedicati a diversi Santi, ma non viene fatta menzione di Sant’Apollonia.

Anche la chiesa dei Padri Serviti del Convento (attuale Parrocchiale di San Lorenzo), intitolata ai SS. Martiri Vincenzo e Anastasio, è descritta nelle visite pastorali con le diverse cappelle dedicate a santi, alla Madonna e una persino all’Angelo custode, ma anche qui non compare Sant’Apollonia.

In una minuziosa descrizione dei lavori effettuati nella chiesa tra il 1616 e il 1642 da Padre Vincenzo Galli priore del convento che li commissiona, si legge che la nuova cappella dedicata alla Madonna Addolorata ha “un’ancona con bellissimi intagli” (1633).

Nel 1671 il 13 ottobre viene canonizzato Filippo Benizi considerato il maggior esponente dell’Ordine dei Servi di Maria, a cui la tradizione fa risalire la fondazione del convento di Abbadia, e nel 1729 verrà consegnata ai Padri del convento “di S. Vincenzo e Anastasio della Badia di Mandello” una reliquia del Santo.

Nel 1741 il 13 ottobre Papa Benedetto XIV concede “l’indulgenza plenaria, a chi pentito e confessato visiterà la Chiesa de SS.ti Vincenzo e Anastasio de PP. Serviti della Badia di Mandello nel giorno di Santa Apollonia”.

Questa è la prima citazione della Santa in un documento ufficiale religioso riguardante le Chiese e le festività del luogo. La festa annuale, che da molto tempo ormai si teneva il 9 febbraio, e che nel 1700 aveva raggiunto una considerevole importanza, per il grande afflusso di mercanti e persone che essa richiamava, ha indotto Papa Benedetto XIV a concedere l’indulto per la beatificazione di Filippo Benizi in questa data.

La fiera era importante, si smerciavano stoffe, lane, prodotti della terra, sementi e bestiame. La principale via di trasporto delle merci era il lago e il porto meglio protetto era quello dei Padri del Convento. Alla Chiesa di San Lorenzo a Ripa (Chiesa Rotta) vi era un grande approdo o “porto di Linzanico”, ma non era protetto dalla breva incessante come l’altro.

I “Banchi” e le merci vengono posti, come leggiamo in documenti riguardante “i Mercanti della terra di Mandello” della fine del 1600, sulla “terra contigua al prato di San Lorenzo e lungo il sentiero che porta al Convento”, quindi lungo la “Ripa del Lago” (Via Lungo Lago). Nel 1757, in un atto riguardante la diatriba tra i Padri e alcuni cittadini per l’utilizzo del Porto, leggiamo che “Gli uomini della terra di Onno… dicono che detti Mercanti abbiano mai dimandato licenza alli PP. di ripor Banco sopra il sito detto Pra del Lago, nel giorno di Sant’Apollonia”, e ancora: “Il Signor Scanagatti, abitante in Onno, e che di giorno tiene aperta Bottega in Mandello e Fasolo di Zeno dicono che si chiede il permesso solo il giorno in cui si fa mercato per la festa di Sant’Apollonia, ma solo quando si piantano i banchetti dentro i recinti del Convento, il 9 di febbraio”: questo atto è sottoscritto dal Notaio (J.C.Giov. Blancus) Bianchi di Milano.

Ufficio Inventariazione Beni Artistici

Statua di Sant’Eurosia

E’ quindi probabile che la festa di Sant’Apollonia divenuta ormai la più importante del paese, sia perché vi è un indulto papale e quindi una cerimonia religiosa importante ad essa collegata, sia per la fiera e per il grande afflusso di gente che richiama anche da altri paesi, oscuri un poco la festa da sempre solo religiosa di Santa Eurosia. La reliquia di Sant’Apollonia con autentica di Mons. Lodovico Forni, Vescovo di Reggio, viene consegnata alla Parrocchia di san Lorenzo il 1 giugno 1731. Alla fine del 1700 i Padri Serviti lasciano il convento e la loro Chiesa diverrà la nuova parrocchiale di san Lorenzo, mentre la vecchia verrà abbandonata e in parte demolita. Dalla vecchia parrocchiale vengono trasferiti nella nuova l’altare maggiore e l’altare della Beata Vergine della Cintura e diversi altri quadri e arredi. Non si trova più il grande quadro col martirio di Santa Eurosia, ma si trova un grande quadro col martirio di sant’Apollonia inserito in una bellissima cornice di legno intarsiato. A Santa Eurosia verrà dedicata una statua, posta sull’altare della Madonna della Cintura, continuerà ad essere festeggiata e fino ai primi anni del secondo dopo guerra si terrà una processione dalla Chiesa di san Lorenzo alla Chiesa Rotta. Ma poi a poco a poco questa tradizione purtroppo si spegnerà, come tante altre.

E’ molto probabile che l’antico quadro del martirio di Santa Eurosia abbia cambiato nome, forse anche prima del suo trasferimento nella nuova Chiesa, e sia divenuto il quadro dedicato a Santa Apollonia; infatti anche le reliquie delle due Sante sono conservate nello stesso reliquiario. In alcuni appunti di testimonianze dei vecchi abbadiesi che ho raccolto più di trent’anni fa leggo che  Sant’Apollonia era anche chiamata “la mercantessa del freddo”. Questo forse si riferisce a un mercato non collegato alla festa religiosa che si teneva semplicemente il 9 di febbraio, giorno che il calendario assegnava alla Santa. La fiera di Sant’Apollonia viene iscritta negli elenchi della Camera di Commercio tra le fiere principali che si tengono nel territorio comasco tra il 1836 e 1893.