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Abbadia e il Motor day. “Michy era circondato da belle persone”

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“Il piccolo Michele vive in una dimensione diversa ma molto profonda e oggi è qui e noi vogliamo ricordarlo con affetto”. Cristina Bartesaghi, sindaco di Abbadia Lariana, ha introdotto con queste parole, sabato 1° aprile, il “Michy motor day”.
Il primo atto è stato rappresentato dall’inaugurazione del defibrillatore posizionato a Crebbio e acquistato con i fondi raccolti in occasione dell’edizione 2016 dell’evento. Non ha mancato di sottolinearlo, il primo cittadino, nel suo intervento che ha preceduto la benedizione impartita dal parroco della frazione. “Quella di questo fine settimana – ha detto – è una vera e propria festa di paese ed è significativo che il defibrillatore sia stato collocato proprio qui a Crebbio, località a cui Michy e i suoi familiari erano particolarmente legati”.

“La benedizione che ora andremo a impartire non è tanto all’oggetto in sé – ha affermato subito dopo don Mario Conconi – ma un atto di ringraziamento a Dio per i suoi doni, tra i quali vi è anche questo apparecchio salvavita”.

E’stato quindi Giancarlo Alippi, presidente del Soccorso degli alpini, a ringraziare la famiglia Barra per il dono dei defibrillatori collocati a Crebbio e in frazione Borbino, “che vanno ad aggiungersi – ha specificato – ai dieci già posizionati sul territorio dei comuni di Mandello, Abbadia Lariana e Lierna”. “E presto – ha aggiunto – organizzeremo un nuovo corso gratuito per abilitare altri cittadini all’utilizzo dei defibrillatori”.

Il grazie alla ditta Micheli che ha realizzato il basamento e all’associazione “Quii de Crebi” che si è fatta carico di portare la corrente elettrica dal sottostante parco giochi al punto in cui è posizionato il DAE, dopodiché Marco Paccagnella – tra i promotori del “Michy motor day” unitamente a Maurizio Vitali e naturalmente ai genitori di Michele, mamma Paola e papà Stefano – ha espresso la soddisfazione del comitato organizzatore per le adesioni ricevute e annunciato che “quest’anno il ricavato della “due giorni” sarà devoluto al reparto Pediatria oncologica dell’Istituto tumori di Milano”.

L’ultima a prendere la parola è stata Paola Gusmeroli. “Voi tutti ci aiutate ad andare avanti – ha detto la mamma del bimbo morto nel novembre di due anni fa all’età di soli 10 anni – e in tutti questi mesi io e Stefano ci siamo resi conto che il nostro Michy era circondato davvero da belle persone”.

Nel corso del pomeriggio nella zona del parco “Ulisse Guzzi” i primi appuntamenti del “Michy motor day”, con le spettacolari esibizioni di Emanuel Angius, campione di free style, e l’esposizione di motociclette d’epoca.

All’omelìa della messa di domenica 2 aprile Don Vittorio Bianchi ricorda Michele facendo ripetuti riferimenti e accostamenti al Vangelo di Giovanni che racconta appunto il miracolo di Gesù, che dalla morte richiama Lazzaro alla vita.

“Michele era un nostro amico, un nostro fratello. E noi oggi vogliamo ricordarlo commossi, così come Gesù si commosse e pianse per la morte del suo amico Lazzaro. La nostra vita non deve soggiacere al dolore della morte perché Gesù stesso è vita”. E ancora: “Gesù tiene tanto all’amicizia e ci ricorda che la morte non ha potere sugli uomini e che la vita è un dono e ogni dono porta con sé la gioia”.

Ad ascoltare il parroco, nei primi banchi della chiesa di San Lorenzo, i compagni e gli amici di Michele. Uno di loro alla preghiera dei fedeli si rivolge a lui e idealmente gli dice: “Oggi ti ricordiamo con il rombo dei motori, che ti piaceva tanto”.

Prima della fine della cerimonia il celebrante invita a pregare per Michele. “E lui stesso – dice – preghi per noi dal Cielo e ci faccia capire che è bello stare con Gesù e che lì c’è la felicità più grande”.

Alla Comunione il coro intona Su ali d’aquila, che recita “E ti rialzerà, ti solleverà, su ali d’aquila ti reggerà, sulla brezza dell’alba ti farà brillare come il sole, così nelle sue mani vivrai”.

Poi il canto finale L’amico è, una sorta di inno ufficiale dell’amicizia. Alle voci del coro si uniscono quelle dei bimbi e dei fedeli e alla fine sale alto l’applauso.

Fuori, sul lungolago, sono esposte le vetture chiamate nel pomeriggio a dar vita allo spettacolare “Taxi rally” nel tratto di strada che da Linzanico sale a Crebbio. Tutte da ammirare e, in effetti, tutte ammirate da grandi e piccoli.

Si ringrazia Claudio Bottagisi per l’articolo e le fotografie

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