El Carnevàa de la Badia
Non potremo certamente metterci in competizione con Viareggio o altri titolati carnevali, comunque con loro c’è un comune denominatore. Parliamo di entusiasmo, voglia di fare e trasmetterla ad altri, superando i target di anni. Dal giovanissimo alla persona oltre la mezza età, tutti uniti all’insegna del fare festa. Il work in progress che ha visto all’opera Emanuela, Paola Lucia, Elena, Ugo, Stefano, Teo, Maurizio, Francesco con le sarte dietro le quinte a cucire con maestria, i costumi per dare vita all’eterna battaglia in chiave satirica tra Cow-boy e Indiani, va sotto il nome di ‘Carnevàa de la Badia’. Un pomeriggio, quello di oggi sabato 25 febbraio, tutto dedicato all’allegria buttando a lago durante il corso mascherato le nostre negatività. Ridere, sorridere prenderci gioco anche di noi stessi dietro una maschera, per una sana esplosione di gioia. E’ questo il Carnevale, il nostro pur piccolo, bello. Perché voluto dalla gente che ha creduto in questo progetto che ha visto interagire varie forze votate ad un unico comune scopo. Abbadia non si è fatta mancare niente in questa occasione. Dai Regnanti Re Tivan, Omar con a fianco la Regina Breva, Monica, e il Ciambellano a suggellare una vera Corte. Quindi tutto è pronto per contagiare il pubblico che assisterà al passaggio della sfilata. “Il Carnevale va, va, va… Per chi non ha le spine dentro il cuore…” . Dalle note di una canzone di casco d’oro Caterina Caselli. Correvano gli anni sessanta. Oggi nei duemila la voglia di divertirsi e divertire non è tramontata, o meglio nella piccola grande Badia è esplosa !
Noi siamo e saremo all’interno dello “scoppio”
(Alberto de Bottani, Cavaliere del Reame)