Continua l’Avvento 2016
Per vivere l’Avvento ci siamo prefissi la preghiera quotidiana, la Santa Messa maggiormente partecipata, la carità nell’ambito di un aiuto alla San Vincenzo con generi alimentari da distribuire ai poveri del nostro paese.
LA SANTA MESSA
Alla Chiesa è stato affidato il compito di custodire e trasmettere questo dono: ‘Fate questo in memoria di me’; e la Chiesa lo ha fatto con fedeltà attraverso i secoli. Come prima cosa nella Messa ci troviamo riuniti. Viviamo insieme, gomito a gomito, eppure spesso non ci conosciamo, siamo estranei l’uno all’altro. Partecipiamo alla Messa perché convocati da Cristo, il protagonista; non è una riunione di lavoro, di studio, di aggiornamento: è una festa, un banchetto. Gesù ha detto: ‘ Mangiate e bevete , ’ La riunione è presieduta in modo non visibile ma reale da Cristo; e in modo visibile dal sacerdote in unione con Lui. La riunione inizia con la Parola di Dio: noi tutti, ascoltando lo stesso messaggio, diventiamo una cosa sola con Cristo: la Parola di Dio unifica. Poi continua la preghiera di grazie: siamo uomini e donne, proveniamo da strade diverse, da esperienze diverse; siamo buoni e cattivi, poveri e ricchi, sani e malati: eppure come popolo cristiano facciamo unità. Gesù ha detto: ‘Dove ci sono due o tre riuniti nel mio nome, là ci sono io’. Questo atto si esprime nella comunione: nessuno trova strano mettersi in fila con tutti gli altri per ricevere l’Eucarestia: si trovano insieme l’industriale e l’operaio, lo scolaro e l’insegnante, i genitori e i figli. È come la fila dei poveri che attende un piatto caldo, o degli immigrati che attendono il permesso di soggiorno. Questo non si realizza se ci si limitasse a pregare Dio da soli, nell’intimità. Nella celebrazione eucaristica, sotto le specie del pane e del vino, Cristo si fa presente veramente, realmente, tutto intero, Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Questo non è opera dell’uomo ma di Cristo, per azione dello Spirito Santo. La presenza specificamente eucaristica di Cristo nella Messa inizia al momento della consacrazione e continua fino a che sussistono le specie eucaristiche; per questo ci inginocchiamo, o profondamente ci inchiniamo, davanti all’Eucarestia, come segno di adorazione verso il Signore presente.