Si festeggia il 29 ottobre

San Fedele di Como
Soldato dell’esercito imperiale, era fuggito da Milano insieme a Carpoforo e agli altri compagni. Riuscì tuttavia a sottrarsi agli
inseguitori e a raggiungere Samolaco, alla sommità del lago di Como. Qui fu a sua volta catturato e ucciso dalle guardie di Massimiano. Nei pressi del luogo del martirio fu collocato il suo sepolcro, già venerato nel V secolo.
Dal primo tempio, sorto sulla sua tomba nell’anno 964, le reliquie furono traslate a Como, nella chiesa cittadina di sant’Eufemia, poi dedicata al nome del santo martire. Fedele si è separato dai suoi compagni, ma solo per portare più lontano quel seme di nuovi cristiani che è il sangue dei martiri. All’imbocco delle valli, già il secolo seguente, troviamo una presenza cristiana e vediamo un santo monaco, Antonio di Lerins, sostare qui in penitenza e in preghiera. Prima di ogni inizio visibile c’è il sacrificio oscuro; prima di ogni nascita c’è un amore disposto alla sofferenza. Prima e al di là di ogni iniziativa c’è una Grazia che
precede e accompagna, che non si può pagare se non a caro prezzo, perché l’Amore non ha prezzo, se non quello del dono totale. (da ‘Santi tra noi’ – Supplemento de ‘Il Settimanale della Diocesi’)

Si festeggia il 25 ottobre

Beato Don Carlo Gnocchi

Nacque a San Colombano al Lambro nel 1902. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, partì come cappellano militare volontario per il fronte greco – albanese, per condividere la sorte dei suoi giovani. Ritornò nel 1942 ma, nello stesso anno, partì per la Russia con gli alpini della Tridentina. Si dedicò alla cura degli orfani di guerra. Malato di tumore, morì il 28 febbraio 1956, dopo aver donato le proprie cornee a due ragazzi ciechi, in un’epoca dove i trapianti d’organi non erano ancora regolamentati dalla legge italiana.
È stato beatificato da Papa Benedetto XVI il 25 ottobre 2009 in piazza del Duomo a Milano.

Si festeggia il 24 ottobre

San Luigi Guanella
Nacque a Fraciscio di Campodolcino, in Valchiavenna, nel 1842. Compiuti gli studi presso il Collegio Gallio e nei Seminari di Como, fu ordinato sacerdote. Dopo alcuni anni di ministero fu a fianco di don Bosco, a Torino, dove rimase per tre anni. Tornato in diocesi, dopo numerosi tentativi, riuscì finalmente ad aprire nel 1886 la Casa Divina Provvidenza a Como. Qui iniziò ad accogliere fanciulli poveri, vecchi bisognosi, malati e invalidi di ogni tipo. Da questa prima fondazione, l’Opera si estese in Italia e nel mondo animata dai
Servi della Carità e dalle Figlie di santa Maria della Provvidenza, congregazioni fondate entrambe dal Guanella. Dopo un’intensa vita di carità, radicata nella più totale fiducia nella Provvidenza, si abbandonò all’abbraccio del Signore, il 24 ottobre 1915.
È beato dal 1964 e Santo dal 2011.