Festa della Madonna della Cintura
Dal Chronicon della parrocchia scritto da Don Cesare Grisoni leggiamo come si attuava la festa.
“Nella prima domenica di settembre occorre la festa principale della B.V.Maria in questa parrocchia che la onora sotto il titolo della Beata Vergine della Cintura ossia della consolazione. Nel sabato antecedente detta domenica si invitano sacerdoti confessori per dare comodità alla popolazione di accostarsi ai Sacramenti. Bisogna fare il possibile di averne uno o due fin dalla sera del venerdì per averli pronti di buon mattino al sabato. Di ciò si renderà avvisata la popolazione nella predica della festa precedente. Ai preti si dà un pranzo discreto e a chi si ferma fino a notte anche un po’ di cena. Nella domenica poi si fa apparecchiare la chiesa come nelle maggiori solennità. Si espone il simulacro della B.V. Maria sotto l’apposito trono. Tal trono costò lire 900 di pura fattura senza il trasporto e fu fatto tutto a spesa delle consorelle che vollero così dimostrare la loro devozione alla Madonna. Il simulacro della Vergine in legno è opera della fine del XVI o principio del XVII secolo abbastanza bello. Fu fatto restaurare dal Cardini di Milano a spese della signora Annita Dell’Oro con lire 250 nel 1897. Il manto fu pure fatto nel 1897 a spese della signora Maddalena Dell’Oro vedova Monti che pagò lire 145. In questa festa si invita un predicatore forestiero a cui si da l’elemosina di lire 10 pel discorso oltre le spese di viaggio. Bisogna procurarsi una Messa per dare il cambio a Mandello usandosi invitare quell’Arciprete a cantar Messa che di solito non è mai prima delle 10.30. Siccome è sempre la prima domenica del mese così dopo la Messa cantata si fa la solita processione del SS. Sacramento e si chiude con la benedizione del Venerabile. Dopo il pranzo al quale si invitano tutti i preti della pieve, i due sindaci, se risiedono nel territorio della parrocchia, ed i 3 fabbricieri. Pranzo che bisogna fare un po’ spiccio. Si cantano i Vespri solenni prima del “Magnificat”, si tiene il discorso e durante il Magnificat si discende ad incensare la Madonna. Finito il Vespro si pubblica il decreto della benedizione papale con indulgenza plenaria quale si conserva in sacrestia ed il parroco delega di solito il celebrante ad impartirla dopo di che si chiude la funzione e si fa il bacio della reliquia. Ogni tre anni si usa portare la Madonna in precessione. Finiti i Vespri si incensa il simulacro e di poi si procede dalla chiesa allo stradone e si va verso Mandello fino a chiesa soppressa. Di la si discende al lago e costeggiandolo si ritorna alla chiesa che se il lago è ingrossato impedisce il passaggio della riva allora si ritorna allo stradone o retrocedendo o discendendo per la strada di chiesa soppressa e risalendo allo stradone per la via di Taverna come si fece nel 1900. In questa festa si usa fare i cosiddetti canestri che servono al compimento delle spese ed a rinsanguare la cassa della chiesa. Bisogna perciò raccomandarli in antecedenza”.