off

Meticciato

meticciato

Un dato di fatto da guardare con lucidità
Insomma, piaccia o meno lo scenario prossimo sarà all’insegna di un meticciato di civiltà. Un’espressione usata, tra i primi, dal cardinal Scola di Milano, che descrive un dato di fatto con cui tutti dobbiamo fare i conti, non un progetto studiato a tavolino. La storia avanza, infatti, per processi che non ci chiedono il permesso di accadere. Certo – riconosceva recentemente il metropolita di Milano – “non si da mai ‘meticciato’ senza traumi, in modo indolore. Ogni incontro tra popoli, etnie, tradizioni religiose e culturali diverse porta con sé fatiche, contraddizioni e sofferenze.
La stessa parola in – contro, fatta da due preposizioni di segno opposto, racchiude in sé una drammatica tensione tra avvicinamento e allontanamento, tra accoglienza e rifiuto. La storia dei nostri emigrati del primo Novecento, con il pesante carico di dolore ma anche di esaltanti novità che ha comportato, è lì a documentarcelo. Ma la storia della Chiesa, fin dal suo inizio, testimonia che l’unità che Cristo è venuto a instaurare è più forte di ogni divisione. “Non c’è più giudeo né greco ma tutti noi siamo uno in Cristo Signore” (Gal 3, 28).

Il futuro dell’uomo sarà meticcio

Dunque, discernimento dei segni dei tempi, azione politica per governare, fin dove si può, un processo complesso e dalle conseguenze non totalmente prevedibili. Ma anche coraggio. In fondo, a ben pensarci, la Chiesa è da sempre la più grande Comunità mondiale “meticcia”, cosmopolita, universale, della storia umana. Piena di africani, indiani, indios, creoli, orientali, occidentali, arabi, oceanici, di donne e uomini del Sud del mondo. Lo diceva con passione Paolo Giuntella: “Il meticciato, se volessimo usare davvero questa parola anti-evangelica e antistorica, anzi, l’ha proprio inventato il cristianesimo. Etnie, colori della pelle, tradizioni popolari, lingue, letterature, pittura, scultura, musiche, sono tutte in movimento, se si fermassero o se temessero il meticciato morirebbero. Il futuro dell’uomo sarà meticcio o non sarà, l’unità del genere umano è meticcia, il regno di Dio verrà quando dai diversi colori, ne verrà uno che tutti li raccoglierà, come dice una canzone degli U2”.

(Brani tratti dal Settimanale della Diocesi di Bergamo)

L'autore