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Identità della Parrocchia
Il Centro di Orientamento Pastorale (Cop) in una lettera aperta indirizzata alla ‘Cara Parrocchia’ afferma alcune verità che mi sembrano utili per una verifica da parte di tutti.
- La Parrocchia ha grande capacità di essere luogo di misericordia, ponte e non muro, crocevia di bisogni e di solitudini che cercano compagnia e prospettive, che tiene aperta la tensione a salvare e accogliere tutti, che sa essere luogo di riconciliazione non solo perché fa incontrare la misericordia di Dio nei Sacramenti, ma perché la sperimenta anche quando sa affrontare senza maschere i conflitti.
- Il futuro della Parrocchia sta nella qualità del legame che si stabilisce tra le persone e il prete, tra le persone che abitano il territorio, tra le persone e gli abitanti occasionali. Per questo si suggerisce un coinvolgimento sempre più responsabile dei laici nei processi decisionali, favorendo la libertà di esprimere il proprio pensiero e alimentando la convinzione di essere ascoltati. Il mondo non si trasforma attraverso l’esercizio del potere, bensì attraverso quello dell’amore: è questa la via di Gesù.
- Serve uno stile di attività concreta, che non è attivismo – fare più cose possibile -, ma è ciò che produce frutti nella vita della gente.
- Il prete deve creare continui legami con le persone, essere culturalmente maturo, abile nel rammendo, nella paziente ricostruzione delle realtà, capace di spiegare le ragioni della sua fede in ogni contesto, povero per virtù e legato nella sua vita alla vita delle famiglie.