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A messa perchè…

messaE’ un dato di fatto che la partecipazione alla Santa Messa festiva e domenicale è diminuita a vista d’occhio. Esaminiamoci su due delle possibili obiezioni che forse stanno a monte alla nostra disaffezione alla Messa.
“Io prego ogni giorno a casa mia”
È certamente cosa buona la preghiera in ogni circostanza, in tutti gli ambienti. Quindi anche a casa vostra,  soprattutto se alla preghiera partecipano tutti i componenti della famiglia. Ma non dovete dimenticare  che la Messa è la preghiera insostituibile, più completa, la
più gradita a Dio, perché è la preghiera di Cristo, che si offre a Dio Padre per la salvezza dell’umanità. La Messa è preghiera “liturgica”, cioè preghiera di tutto il popolo cristiano; partecipandovi noi ci mettiamo in sintonia con i credenti di tutto il mondo, veramente ci sentiamo fratelli; a Dio piace vedere che i suoi figli si ritrovano insieme alla domenica nella preghiera, nell’amore, nell’impegno comune per un mondo più pulito, più giusto.
“Vado a visitare i malati… vado a trovare i morti…”
Senza dubbio sono cose positive, lodevoli. Appartengono alle “opere di misericordia” che ci mettono in diretto contatto col Signore Gesù: “Ogni volta che farete questo a uno di questi piccoli, lo avete fatto a me”. E’ vero però che, con la Messa prefestiva del sabato sera e con le numerose Messe domenicali, è possibile far visita all’ospedale o pregare sulla tomba dei propri Cari, senza trascurare la Messa. Anzi, la partecipazione all’Eucaristia rende più autentica la nostra visita agli ammalati, più efficace la nostra
preghiera dì suffragio e rende più disponibile il nostro cuore a compiere la volontà di Dio.

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