Il maxischermo
Articolo di Alberto Bottani
Qualche giorno prima del trionfo dell’Italia sulla Spagna nella sfida agli Europei di Francia, don Vittorio ha segnato un personale goal. Com’è nel suo innato stile di vedere avanti, prevedendo gli eventi, ha con successo di riscontri installato nel salone dell’oratorio Frassati un moderno maxischermo.
Sul bianco fondale hanno preso vita e forma i giocatori, artefici delle nostre speranze delle emozioni che in queste grandi occasioni ci fanno sentire e risvegliare il nostro attaccamento al Paese, alla Bandiera all’ Inno di Mameli. Grande potenza del calcio, di quella sfera che ci induce ad essere per dei giorni, noi stessi allenatori. Ideatori di ipotetiche formazioni, moduli di gioco, in poche parole ci sentiamo tutti dei “Conte”. La sera dell’incontro con gli spagnoli, terminato con due reti a zero in favore dell’Italia, il maxischermo ha calamitato l’attenzione e la presenza di ragazzini accompagnati dai rispettivi genitori, tesi entrambi a condividere le emozioni di una partita di calcio, che ha mostrato una Nazionale impegnata al massimo per giungere a qual risultato. Un genitore presente alla serata di lunedi 27 giugno data della partita trasmessa da Rai Uno alle 18, con soddisfazione riferisce- “ Ho visto i ragazzini abbracciarsi a seguito del realizzo delle due reti.”
La magia del calcio, che porta alla condivisione vissuta in clima di socialità, condita anche con una buona pizza consumata a ridosso dell’orario della cena. L’oratorio è anche questo. Il “Piergiorgio Frassati” nel caso nostro di Abbadia, che espone il tricolore a testimoniare e ricordare l’Italia in campo a contendersi con le altre nazioni la vittoria agli Europei. Archiviati questi momenti e l’altrettanto impegnativo incontro con la Germania di cui all’attimo in cui scriviamo ne ignoriamo il risultato, riprenderà la quotidiana partita della nostra vita. Con i suoi alti e i suoi bassi e la nostra determinazione a voler segnare il goal. Il voler vincere per essere i primi alla testa di tutti. I ragazzini ci hanno insegnato delle cose importanti. L’abbraccio, la condivisone la socializzazione. Esternazioni queste da usare anche nel nostro quotidiano. Fuori dal contesto di una partita di calcio e calate all’interno della vita di ciascuno di noi.
Dopo gli Europei il maxischermo rimarrà fisso a proporci nuove storie, nuove emozioni non solo calcistiche da condividere sempre con chi ci starà accanto, il cristianamente parlando nostro fratello.