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Giubileo degli ammalati e delle persone disabili

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Articolo tratto da “L’Osservatore Romano” del 10-06-2016

Con la lingua dei segni

Ci saranno anche ragazzi con sindrome di Down e con deficit intellettivi, insieme a un diacono non udente, tra i ministranti che domenica mattina 12 giugno, alle 10.30, saranno accanto a Papa Francesco in piazza san Pietro per la messa del giubileo degli ammalati e delle persone disabili. Inoltre, la prima lettura verrà proclamata in spagnolo da una persona disabile e la seconda verrà letta in braille da una ragazza cieca inglese. E tutta la celebrazione sarà tradotta con le diverse lingue dei segni. Lo ha annunciato giovedì 9 giugno l’a rc i v e – scovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando le iniziative giubilari nella Sala stampa della Santa Sede. Il presule ha inoltre reso noto che «per la prima volta in piazza San Pietro la lettura del Vangelo sarà anche drammatizzata da un gruppo di persone disabili intellettive per permettere che il testo sia compreso soprattutto dai pellegrini con disabilità mentale e intellettiva». Altro momento significativo ci sarà alla comunione: per il canto «Pane del Cielo», al coro della Cappella Sistina subentrerà infatti il coro Amoris laetitia insieme ad altri gruppi formati da persone disabili: i cori Mani Bianche della scuola popolare di musica di Testaccio, Mani colorate e Ci hai dato un segno, oltre alla Chicco sband, espressione della comunità dell’Arca visitata da Francesco a Ciampino il 13 maggio scorso. Prima della celebrazione, a partire dalle 9, prenderanno la parola Enrico Petrillo, marito di Chiara Corbella, morta a ventotto anni per un tumore scoperto durante la gravidanza; Maria Grazia Fiore con i suoi due figli disabili; il religioso redentorista sordo e cieco Cyril Axelrod e una coppia affetta da una malattia neurologica degenerativa. Sarà inoltre trasmesso un video messaggio di Jean Vanier. Per la messa, ha spiegato il presule, «sarà esposto il quadro della Madonna salus infirmorum, custodito nella chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio a Roma. Questo prezioso dipinto cinquecentesco, di autore ignoto, fu donato alla chiesa della Maddalena da una nobile romana nel 1619, dopo che le sue preghiere di guarigione dalla malattia di fronte al dipinto furono miracolosamente esaudite. Da allora è invocata come aiuto di tutte le persone afflitte da malattia». Le giornate giubilari per gli ammalati e i disabili inizieranno venerdì 10 con il pellegrinaggio verso la porta santa, le catechesi e le celebrazioni in diverse chiese di Roma. Interverranno monsignor Daucourt, vescovo emerito di Nanterre, monsignor Marrucci, vescovo di Civitavecchia, monsignor Roche, segretario della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, e monsignor Ruiz Arenas, segretario del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che è intervenuto anche alla conferenza stampa con il sotto-segretario monsignor Bell. Non mancherà, inoltre, un momento di festa e di incontro nei giardini di Castel Sant’Angelo, sabato pomeriggio dalle 18 alle 20. Sempre nei giardini, saranno allestite sette «tende della misericordia» dove, ha spiegato monsignor Fisichella, «alcune realtà pastorali e associazioni di volontariato metteranno a disposizione e condivideranno la loro esperienza di evangelizzazione». Sarà anche un «richiamo per un’opinione pubblica troppo spesso latitante di fronte alle questioni della disabilità». Inoltre, ha annunciato l’arcivescovo, nei pressi delle basiliche papali ci saranno quattro «punti salute» che «offriranno gratuitamente, soprattutto ai numerosi senzatetto presenti in città, un’assistenza sanitaria specialistica: è prevista la somministrazione di vaccini contro la polmonite e per le donne è offerta l’esecuzione del pap test». Un servizio che è stato illustrato dal professor Raffaele Landolfi, medico del policlinico Gemelli. Infine, nel fare il punto dei grandi eventi dell’anno santo, monsignor Fisichella ha reso noto che a oggi, dopo sei mesi esatti, sono «9.100.935 i pellegrini giunti a Roma per le varie occasioni giubilari».

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