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L’Ora di Religione

ora di religioneDi nuovo il tentativo di sopprimere dalla scuola pubblica l’insegnamento religioso cattolico.
Sulla scia di un Convegno dedicato al rapporto tra scuola e religione, organizzato dal Centro Piero Calamandrei di Torino, si è tornati a proporre l’introduzione, sotto diverse forme nella scuola pubblica, dello studio della storia delle religioni, del fatto religioso, sostenendo che questa “svolta” gioverebbe alla laicità dello Stato e della scuola.
Se ci si fermasse a quest’indicazione, all’auspicio che tra i giovani cresca la conoscenza delle religioni, specie in un’epoca di globalizzazione, non si potrebbe che essere d’accordo. Ma essa ha un punto focale ulteriore, che getta una luce diversa sulla proposta complessiva: voler di fatto procedere alla liquidazione (più o meno immediata, parziale o totale) dell’insegnamento della religione cattolica previsto dal Concordato del 1984, regolato da un’Intesa con la Cei che ne ha arricchito il carattere culturale e pluralista.
Questo è il punto di non ritorno: la proposta formulata interpreta l’insegnamento religioso attuale, effettuato su base di una libera scelta, come una sorta d’indottrinamento da parte di una Chiesa, a scapito della libera formazione della coscienza dei giovani, come qualcosa che va eliminato per lasciare il posto a insegnamenti statali presuntivamente neutrali in materia di religione.

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