La Brezza del 17 maggio 2015
«Inchiniamoci davanti al martirio di persone innocenti, rompiamo il muro della indifferenza e del cinismo, lontano da ogni strumentalizzazione ideologica o confessionale».
Con queste parole, la Conferenza episcopale italiana (Cei) ha deciso di dedicare ai martiri dei nostri giorni la Veglia di Pentecoste, il 23 maggio. Un gesto «di preghiera a Dio e di vicinanza con questi nostri fratelli e sorelle» di ogni confessione i cui diritti fondamentali alla vita e alla libertà religiosa vengono schiacciati dalla violenza insensata. L’ecumenismo del sangue – ha più volte affermato Papa Francesco – crea un legame forte che già unisce i cristiani, al di là ogni divisione. I martiri di oggi non possono passare sotto silenzio. Sono per tutti una ragione di incoraggiamento al bene e di resistenza al male.
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