Da Forte Montecchio all’Abbazia di Piona.
Dalla guerra alla Pace – Domenica 14 maggio 2023

Perfettamente riuscita l’experience che ha portato il gruppo “Don Fabio&Friends” dell’Oratorio di Abbadia Lariana “Pier Giorgio Frassati”sul territorio di Colico domenica 14 maggio u.s.
Unico problema è stato l’assenza proprio di Don Fabio purtroppo febbricitante che ha dovuto disertare l’appuntamento. Il gruppo di trenta valorosi (tra giovani e meno giovani) è stato affiancato da un’altra quindicina di lecchesi che si sono uniti al drappello per visitare questi due Luoghi della Memoria capaci di favorire un ideale passaggio di consapevolezza dal dramma della guerra alla serenità della Pace. Il tempo è stato clemente: le nuvole incombenti hanno sorvolato Colico senza far cadere pioggia fortunatamente. Puntualmente alle ore 10.30 è partita la prima visita guidata del Forte Montecchio cui ne sono seguite in successione altre due per consentire a tutti i 45 partecipanti di essere accompagnati nel percorso: è stato possibile avere un “affresco” della giornata del soldato durante la prima guerra mondiale così come anche durante la seconda. Particolarmente interessante la visita ai cannoni ancora perfettamente funzionanti. Forte Montecchio infatti rappresenta la fortezza oggi meglio tenuta in tutta in Europa tra le tantissime costruite in quegli anni terribili che risalgono al primo conflitto mondiale (1914-18). Infine tutti hanno avuto la possibilità di salire sul tetto ed immortalare il proprio gruppo in una foto al fianco dei cannoni.
Dopo le tre visite guidate il drappello si è intrattenuto in un abbondante pranzo al sacco nella ridente e giocosa cornice del Palalegnone a Colico dove i più atletici si sono potuti misurare anche in un torneo di pallavolo.
Torte a go go hanno consentito di festeggiare degnamente le tante mamme presenti. E quindi con l’ultimo trasferimento il gruppo si è ritrovato nel bellissimo chiostro dell’Abbazia di Piona dove si è svolto il momento più toccante con una experience fatta di letture di testi significativi (a partire da due lettere di condannati a morte della Resistenza) accompagnate dall’ascolto di musica di Ludovico Einaudi. Ciliegina non attesa sulla torta è stata la testimonianza di un monaco cistercense dell’abbazia che visibilmente emozionato dopo aver vissuto con il nostro gruppo l’intera experience ha raccontato di quando bambino dovette assistere all’assalto della propria abitazione in Alto Adige da parte dei nazisti con il forzato trasferimento del padre nei campi di concentramento. Tutto si è concluso con la celebrazione della Santa Messa nell’Abbazia e poi con il rientro a casa: solo allora, verso le 18.00 circa, lungo la strada del ritorno, la pioggia ha bagnato le nostre auto…..ed anche la testa di qualcuno di noi……