Con amore paterno
Carissimi parrocchiani,
le misure prese opportunamente dall’autorità civile per il contenimento del virus Covid 19 non si vanno attenuando ma piuttosto inasprendo. La situazione si va facendo sempre più complicata. La sospensione forzata delle iniziative religiose e sociali può contribuire a rendere più triste, faticosa e complicata la gestione della nostra vita quotidiana. Non dobbiamo però dimenticare l’ osservanza delle norme che ci vengono tassativamente indicate: è il segno del rispetto che abbiamo per la nostra salute e per quella delle persone che ci circondano e alle quali vogliamo davvero bene. Non dimentichiamo anche il comandamento dell’Amore, forse la legge più grande che il Signore Gesù ci chiama a vivere con le piccole e grandi scelte di tutti i giorni “Amatevi come io vi ho amato”. Questo comandamento oggi possiamo forse applicarlo a qualche nostra rinuncia compiuta per il bene, per il rispetto e per amore di Dio e anche del nostro prossimo. Corriamo il rischio di sentirci smarriti, scoraggiati o di vedere un po’ sfilacciato il tessuto delle relazioni tra di noi; per ovviare il più possibile a queste difficoltà abbiamo scelto di mandare a tutti voi un numero straordinario della Brezza, che arriverà direttamente nelle vostre case. La lettura di questo nostro foglio di collegamento può essere l’occasione per (ri)scoprire l’unità delle nostre famiglie, pregando insieme con il rosario, con la lettura e l’approfondimento del Vangelo del giorno o della prossima domenica e leggendo qualche articolo di questo nostro bollettino parrocchiale che in quest’occasione diventa davvero un utilissimo strumento per sentirci uniti tra di noi e come Chiesa. La preghiera poi ci aiuti anche a trovare la forza e l’energia per superare, tutti uniti attorno al Signore Gesù, questo momento così complicato. Termino questo mio contributo ricordandovi costantemente nelle mie preghiere e augurandomi di rivedervi al più presto, numerosi come sempre, nella celebrazione eucaristica all’interno delle nostre bellissime chiese. E’ forse la cosa che ci manca di più.