Santa Apollonia
S. Apollonia subì il martirio per la fede durante la persecuzione di Decio nel III secolo. Così scriveva l’allora Vescovo di Antiochia: « I cristiani vengono arrestati, imprigionati, privati d’ogni alimento, tolti dalle proprie famiglie, e perciò i genitori divisi dai figli e i figli dai genitori. Alcuni sono esiliati, altri stritolati sotto le ruote e moltissimi precipitati nelle fornaci ardenti od esposti alle fiere. Se i denti delle belve o l’ardore delle fiamme qualche volta li risparmiarono, è sempre pronta la spada che taglia la loro testa. Affermare di essere cristiano basta per incontrare i più terribili tormenti ».
Apollonia fin dai più teneri anni venne educata nella religione cristiana. Piena di amore per Gesù, decise di darsi interamente a Lui, facendo voto di perpetua verginità. Quando uscì il decreto di persecuzione, Apollonia prodigò tutti i suoi averi in favore dei cristiani e si adoperò con ogni mezzo nell’esortare i martiri alla fortezza e alla speranza del cielo.
Accusata al prefetto della provincia come cristiana, venne arrestata e rinchiusa in una orrenda prigione, dove passò una notte.
Il giorno dopo, venne presentata al prefetto ed interrogata circa la sua fede. « Sono cristiana e adoro il vero Dio », rispose francamente Apollonia. Ma questa sincera confessione le costò la vita: le furono subito rotti tutti i denti e fu condannata ad essere bruciata viva. In breve venne preparata una grande catasta di legna, e tra una numerosa folla di pagani venne condotta al luogo del martirio. Una grande serenità traspariva dal volto di Apollonia: ciò spinse il prefetto a farle altre interrogazioni e a prometterle gli onori e beni del mondo. Ma essa invariabilmente rispondeva: « Sono cristiana; breve è il patire, ma eterna è la gioia ». Appiccato il fuoco al rogo, venne nuovamente interrogata. Apollonia non rispose e stette un istante in preghiera. Volto pertanto lo sguardo al cielo si ricordò che Gesù l’attendeva. E così, spinta da questo pensiero, si gettò da se tra le fiamme. In breve il sacrificio fu consumato, e lo spirito suo, sciolto dal corpo, se ne volò al suo Celeste Sposo a ricevere la doppia corona della verginità e del martirio. La sua vita ci insegna a non vergognarci di essere cristiani anche quando dare una vera testimonianza di Gesù può costarci qualche fatica o qualche sacrificio. Teniamo sempre vivo nella nostra memoria l’esempio che ci lascia. Ricordiamoci nelle nostre preghiere anche di tutti i cristiani che per rimanere Coerenti con la loro Fede si ritrovano ancora oggi a subire persecuzioni fino al dono della loro vita. Apollonia ci aiuti pregando per noi il Signore Gesù.