Verso il Natale
Per salvare il Natale dobbiamo riaprire i vangeli. Si tratta di passare dal Natale finto, festa di compleanno senza festeggiato, al Natale vero, attraverso quel gesto destabilizzante che i Vangeli chiamano conversione. Non viviamo tempi facili, lo scoraggiamento è alle stelle. Tra affetti frantumati e paure di amare rischiamo di crollare e di arrenderci. L’ansia e l’apatia a volte inquinano le nostre esistenze e le nostre comunità: sembra prevalere il forte e l’arrogante, ci sentiamo come pesci fuor d’acqua. E Gesù (tenero!) ci dice: quando accade tutto questo, alzate lo sguardo. Le fatiche e le prove, sembra dirci il Signore, sono lì apposta per farci crescere, possono diventare un trampolino di lancio, devono aiutarci a conoscere il senso segreto delle cose, il mistero nascosto nei secoli. Come il grano caduto feconda la terra, così l’Avvento feconda la nostra vita per sbocciare a Natale in una festa di luce. Necessitiamo, urgentemente, di riappropriarci del Natale. E questo può avvenire con l’interiorità, la preghiera e la meditazione. E la carità. Un mese è poco, lo so, ma possiamo farcela. La mission è una sola: vivere il Natale, finalmente, da cattolici.
Convertirci, a partire da noi stessi, perché a Natale davvero possa ancora nascere Dio nei nostri cuori.