Abbadia, festa per gli anniversari di matrimonio. “Riviviamo la bellezza dell’amore”
“Che senso ha festeggiare comunitariamente gli anniversari di matrimonio? Prendo a cuore questa domanda e sfrutto l’occasione per sottolineare alcuni valori a cui tengo particolarmente. Innanzitutto è importante festeggiare l’anniversario di matrimonio. C’è il rischio, con il passare degli anni, di trasformare il giorno delle nozze in una vita di abitudini, dove l’amore invecchia e perde vitalità. Certo non è festeggiando l’anniversario che cambia qualcosa, ma questo è il segno che ogni tanto occorre fermarsi, fare festa e ridirsi con le parole e i gesti la bellezza dell’amore”.
Aveva posto questo interrogativo e trasmesso queste riflessioni, don Fabio Molteni, alla vigilia della ricorrenza liturgica di Cristo Re, coincisa per Abbadia Lariana proprio con la celebrazione degli anniversari di matrimonio.E ieri mattina, all’omelìa della messa celebrata in San Lorenzo davanti alle sedici coppie di sposi che avevano accolto l’invito a festeggiare comunitariamente i loro anniversari di nozze, il parroco è tornato a chiedere il perché di questa ricorrenza. E ad aggiungere un’altra domanda: “Non era sufficiente festeggiare in famiglia, nella data esatta dell’anniversario?”.Cinque, dieci, venti, venticinque, trenta, quaranta, quarantacinque, cinquanta e cinquantacinque anni. Come dire, da… sposini a buona parte della propria esistenza vissuta insieme.“E’ importante ringraziare Dio e dirsi grazie reciprocamente – ha detto don Fabio -Questa vita, sempre di corsa e in cui tutto è dovuto, ci spinge a guardare al futuro e a lamentarci di ciò che ci manca, ma difficilmente ci aiuta a guardare alla strada percorsa, a vedere i doni che Dio ci ha fatto e che marito e moglie si sono scambiati reciprocamente”.“Tutto questo – ha aggiunto il sacerdote – non spiega però ancora l’importanza di una celebrazione comunitaria degli anniversari di matrimonio. La festa non si vive da soli. Non a caso quando sono contento e desidero festeggiare qualcosa chiamo gli amici più cari a condividere con me questo momento. E se la Chiesa è realmente una comunità di fratelli, allora è bello vivere insieme i momenti della vita, quelli ordinarima soprattutto quelli particolari. Facciamo festa insieme perché insieme desideriamo camminare e condividere questo momento di gioia”.Poi un riferimento a Papa Francesco e a una sua omelìa tenuta in occasione di una festa degli anniversari di matrimonio: “Il pontefice ha detto che l’amore di Gesù è fedele, perseverante e fecondo. Fedele perché ci sono momenti brutti e perché tante volte si litiga. Ma alla fine si torna, si chiede perdono e l’amore va avanti, come l’amore di Gesù con la Chiesa. Perseverante perché se manca questa determinazione l’amore non può andare avanti. Ci vuole la perseveranza nell’amore, nei momenti belli e in quelli difficili, quando ci sono i problemi. Fecondo: l’amore di Gesù fa feconda la sua sposa, fa feconda la Chiesa con nuovi figli, nel battesimo. E la Chiesacresce con questa fecondità nuziale dell’amore di Gesù. Però alcune volte ci sono le prove. E queste prove portano avanti i matrimoni, quando si guarda a Gesù e da lui si prende la forza per proseguire lungo il cammino intrapreso”.Così ieri l’intera comunità di Abbadia ha voluto sentirsi vicina alle coppie in festa, ha voluto sentirsi famiglia tra le famiglie. C’è chi ha offerto la freschezza e l’ingenuità dei primi passi, chi la tenerezza e la maturità del lungo tragitto percorso.
Articolo e fotografia di Claudio Bottagisi