“Paese che vai, usanza che trovi”. Forse oggi la tradizione non gode più di ragionevole attualità. Attenti però: c’è in atto il comune atteggiamento, riferimento, dell’individualismo: “A me piace così; mi è utile così; mi comporto, faccio così”. Senza alcun confronto, permesso. L’usanza, seppur non goda della sacralità, va rispettata. Ha il supporto della cultura del tempo e dell’impegno; merita rispetto; è questione di educazione, di intelligenza. Spesso poi esiste il rischio danno, frutto della fretta e della provvisorietà nell’uso delle cose. Succede anche nella chiesa specie per celebrazioni particolari. Una lezione da apprendere e osservare. Grazie. Un caro saluto a tutti Don Vittorio

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