Perché partecipare al Consiglio Pastorale
Durante l’ultima cena, Gesù prega il Padre di custodire i credenti, perché siano una cosa sola. E aggiunge: “Io sono in loro e Tu in me, perché siano perfetti nell’unità” (Gv 17, 1ss). Lo Spirito Santo è Spirito di unità. Egli anima la vita dei singoli credenti e dell’intera Comunità, la rende dinamica, operosa, benevola. E’ importante l’unione tra le persone, perché questa è la volontà espressa da Gesù e anche per essere coerenti con l’Eucaristia, attorno alla quale si fonda la Comunità cristiana, cioè la famiglia dei figli di Dio.
In Parrocchia si svolgono tante attività: catechesi, celebrazioni, raccolte di aiuti, feste, ecc. e tutto grazie all’impegno di molti volontari. Ma sono uniti? Come le pietre “singole” non sono niente mentre se sono unite costruiscono una casa, così è nella vita della Chiesa: occorre procedere insieme per poter crescere. Il CP, che raccoglie i rappresentanti dei vari Gruppi parrocchiali, ha lo scopo di realizzare una condivisione delle attività per arrivare all’unità. Quando si lavora singolarmente, ci può essere la tentazione di sentirsi unici, più importanti di altri, quasi in una posizione di potere. Gesù ci ha lasciato un modo per vincere questa tentazione: essere in Comunità; infatti se il potere è condiviso, se tutti si sentono corresponsabili della crescita dei fratelli, ogni lavoro viene fatto con spirito di servizio, per il bene della Comunità. Da queste idee nasce il Consiglio Pastorale che non è un comitato di gestione della Parrocchia, né un gruppo religioso, né un consiglio di affari economici. Esso dovrebbe porsi domande come: “La vita concreta delle nostra Parrocchia corrisponde al suo dovere di portare il Vangelo all’uomo d’oggi? Che cosa lo Spirito Santo sta chiedendo alla nostra Parrocchia?”. Inoltre il Consiglio Pastorale è un punto di raccordo tra tutte le realtà presenti in Parrocchia, è un momento in cui si concorda il calendario delle attività pastorali, è un luogo in cui si verifica l’efficacia dell’azione pastorale svolta durante l’anno. Lo stile del Consiglio Pastorale è il dialogo perché la voce di ciascuno è necessaria: infatti lo Spirito Santo fa conoscere i suoi consigli attraverso le parole degli uomini, a volte i più semplici e i più umili.
Se hai più di 18 anni puoi entrare a far parte del Consiglio Pastorale. Vuoi candidarti? Non dire: “Sarò all’altezza delle aspettative della gente?” . Chiediti piuttosto: “Sono disponibile a lavorare con altri, in spirito di servizio e di unità?” In questa settimana preghiamo perché Dio ci conceda lo Spirito di Unità.