E’ vita, è futuro
Accogliere la vita prima e dopo la nascita. È, in sintesi, il cuore del documento ‘E’ vita, è futuro’, Messaggio dei Vescovi italiani per la 41° Giornata per la vita, che si celebrerà domenica 3 febbraio 2019. Siamo chiamati, scrivono, all’accoglienza della vita prima e dopo la nascita, in ogni condizione e circostanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa dell’essenziale e alla cura di chi soffre per la malattia, per la violenza subita o per l’emarginazione. Il futuro inizia oggi: è un investimento nel presente, affermano i Vescovi, che ricordano pure come nella famiglia e nella società un ruolo prezioso è quello degli anziani, che arricchiscono il Paese e rappresentano la memoria del popolo. Il loro sguardo, così saggio e ricco di esperienza, consentirà di rialzarsi dai terremoti – geologici e dell’anima – che il nostro Paese attraversa. Per questo i Pastori invocano una solidale alleanza tra le generazioni, in questo modo si consolida la certezza per il domani dei nostri figli e si spalanca l’orizzonte del dono di sé, che riempie di senso l’esistenza. In tale prospettiva si rende sempre più necessario un patto per la natalità che coinvolga tutte le forze culturali e politiche e, oltre ogni sterile contrapposizione, riconosca la famiglia come grembo generativo del nostro Paese. “Incoraggiamo quindi la Comunità cristiana e la società civile ad accogliere, custodire e promuovere la vita umana dal concepimento al suo naturale termine. Il futuro inizia oggi: è un investimento nel presente, con la certezza che «la vita è sempre un bene», per noi e per i nostri figli. Per tutti. E’ un bene desiderabile e conseguibile”.