La 94ma Giornata dell’Università Cattolica
Il 15 aprile prossimo celebreremo la Giornata dell’Università Cattolica. Un’occasione per conoscere e sostenere questa realtà nella sua importanza e attualità. L’ Università Cattolica ha l’arduo compito di affrontare le sfide dei tempi. L’opera formativa e culturale che compie è una delle più avanzate e più riuscita del nostro popolo. L’Ateneo che con i suoi 40.000 studenti e 1.350 docenti, le sue sedi, la ricerca, i percorsi di eccellenza, la proiezione internazionale, riveste un ruolo di primissimo piano sulla scena del nostro Paese. “Eredi e innovatori”, il tema di quest’anno indica, La nostra Università come luogo dello scambio tra le generazioni, dell’incontro tra passato e futuro. L’espressione è tolta da un verso di Goethe: “Quello che hai ereditato dai tuoi padri riguadagnalo per possederlo”: nel momento stesso in cui veniamo al mondo ciascuno di noi già si trova uno zaino sulle spalle: lingua, patria, cultura e tutto ciò che viene dalle radici da cui siamo spuntati. A un certo punto della vita lo zaino va aperto ed esplorato. Cosa vale la pena conservare? Cosa scartare? Cosa aggiungere? Le radici vengono incise, si innestano altre piante, maturano nuovi frutti. Ogni persona è chiamata a questo compito nel corso dei cruciali anni della giovinezza. Non basta ricevere, ma occorre buttarsi nella mischia e verificare, vagliare, modificare, aggiungere le proprie scoperte, contaminare con le proprie domande, trovare le proprie risposte. Quale grandioso orizzonte per un’Università: accompagnare i giovani – senza sostituirsi ad essi! – nella mobilitazione di tutte le energie per azionare “il software che aiuta a discernere il programma divino e a rispondere nella libertà” (Papa Francesco), quel software che rende ogni generazione e ogni persona erede e innovatrice, radice e frutto, abilitandola a individuare la propria vocazione nella vicenda del mondo. La dichiarazione del Segretario generale dell’Università: “Tutto quello che facciamo come Università Cattolica ha lo scopo di sostenere i giovani nel passaggio cruciale tra quello che hanno ricevuto e quello che diventeranno: protagonisti della storia”.