SS. Quarantore o Giornate Eucaristiche
Tra le manifestazioni del culto eucaristico, restano ancora attuali le Sante Quarantore o Giornate eucaristiche, una volta così diffuse e così solenni da costituire un tempo di rinnovamento spirituale e sociale. Restano comunque proposta, tempo di grazia. Questa annuale esposizione Eucaristica ebbe tale nome in memoria del tempo che Gesù stette nel sepolcro. La simbologia del numero quaranta, nella tradizione delle Sacre Scritture, rappresenta un periodo di purificazione ed espiazione per condurre i fedeli al traguardo della salvezza. Quaranta giorni e quaranta notti durò il Diluvio universale e Mosè sostò quaranta giorni sul Monte Sinai in attesa ricevere la Legge. Molto più semplicemente è un tempo di libertà che possiamo prenderci per stare con noi stessi e con il Signore, riprendere in mano la nostra vita, confessare la nostra fede dinanzi all’Eucaristia. Il compianto San Giovanni Paolo II nella Lettera del Giovedì Santo 1980, affermò: «L’animazione e l’approfondimento del culto eucaristico sono prova di quell’autentico rinnovamento che il Concilio si è posto come fine, e ne sono il punto centrale… La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo Sacramento d’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andarlo a incontrare nell’adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione!». Ci accompagneranno le meditazioni di P. Massimiliano Taroni, Vicario cooperatore della Parrocchia del S. Cuore in Mandello, esperto nelle predicazioni missioni popolari.