51ma Giornata mondiale della pace
Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace è centrato sul tema “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”. In sintesi il Papa afferma che migranti e rifugiati sono alla ricerca di un luogo dove vivere in pace a causa di guerra, fame, discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale. Sono uomini e donne in cerca di pace, perciò i cittadini nei Paesi di destinazione e i governanti sono invitati a praticare la virtù della prudenza per accogliere, promuovere, proteggere e integrare i migranti e rifugiati. Poi il Papa mette in guardia contro la retorica di chi fomenta la paura dei migranti a fini politici seminando discriminazione razziale e xenofobia. Per trovare un luogo di pace – ricorda – molti di loro sono disposti a rischiare la vita in un viaggio che in gran parte dei casi è lungo e pericoloso, a subire fatiche e sofferenze, ad affrontare reticolati e muri innalzati per tenerli lontani dalla meta. Accogliere l’altro richiede un impegno concreto, una catena di aiuti e di benevolenza, un’attenzione vigilante e comprensiva, la gestione responsabile di nuove situazioni complesse che, a volte, si aggiungono ad altri e numerosi problemi già esistenti, nonché delle risorse che sono sempre limitate. E’ un dato certo che questo fenomeno segnerà il nostro futuro. Alcuni lo considerano una minaccia. “Io, invece, vi invito a guardarle con uno sguardo carico di fiducia, come opportunità per costruire un futuro di pace”. Queste persone portano con sé un carico di coraggio, capacità, energie e aspirazioni, oltre ai tesori delle loro culture native, per cui arricchiscono la vita delle nazioni che li accolgono. Si possono quindi trasformare in cantieri di pace le nostre città, spesso divise da conflitti che riguardano proprio la presenza di migranti e rifugiati. Il Papa conclude ricordando le quattro pietre miliari per l’azione di accoglienza espresse tramite i verbi accogliere, proteggere, promuovere e integrare e si augura che i due patti globali riguardanti le migrazioni e i rifugiati che verranno approvate nell’anno prossimo presso le Nazioni Unite siano aperti alle giuste aspettative di queste persone e aprano tutti gli animi alla generosa accoglienza.